Grottammare: presentato in comune il convegno sulle staminali 'Vite Sospese'

4' di lettura 04/11/2012 - Si è svolto nella mattinata del 3 novembre, presso la sala consigliare del Comune di Grottammare, la conferenza stampa di presentazione del convegno che si terrà il prossimo 17 novembre presso la Sala Kursaal di Grottammare, "Vite sospese. Cellule staminali: cure possibili?".

Presenti il presidente dell'Associazione Culturale Stampa Rossoblù Maurizio Tancredi, Bruno Talamonti, uno dei promotori del convegno, Daniele Mariani (Assessore alle politiche sociali del comune di Grottammare ed il sindaco della città rivierasca Luigi Merli. Tra i presenti anche il Presidente del Consiglio Comunale Ugo Lisciani.

Maurizio Tancredi (presidente Associazione Culturale Stampa Rossoblù): “L’Associazione Stampa Rossoblu, insieme all'Associazione Sicilia Risvegli, l'Associazione Italiana Niemann Pick, l'Associazione Omphalos, l'Associazione Or.S.A., l'Associazione Amelia e la Fondazione Marco e Andrea Tremante e con il patrocinio della provincia di Ascoli Piceno e del Comune di Grottammare ha deciso di organizzare il convegno sulle cellule staminali. Lo scopo è di approfondire il tema delle cellule staminali stesse che è un argomento che suscita anche contrasti. Il nostro scopo è quello di dare al territorio una importanza su questo tema. Il convegno si svolgerà alla Sala Kursaal e impegnerà tutta la giornata.

Ci saranno avvocati provenienti dal foro di Venezia e testimonianze da tutta Italia. L’Associazione Sicilia Risvegli appronterà anche la diretta streaming per chi non potrà essere presente all’evento. Per noi dell’Associazione è stato un bell’impegno e devo ringraziare tutta l’amministrazione per la buona riuscita dell’evento. La tematica delle cellule staminali è anche di attualità visto che il Premio Nobel della medicina è stato assegnato a due medici che hanno studiato le cellule staminali. Tutti ci siamo impegnati affinché la giornata riesca benissimo”.

Bruno Talamonti: Sono stato coinvolto in prima persona sulla storia delle cellule staminali con la vicenda della mia povera moglie Santa avendo avuto una grave emorragia celebrale e ho voluto chiedere agli amici dell’Associazione Stampa Rossoblu un aiuto per cercare di organizzare un convegno su questo tema. Gli unici che si sono prodigati a cercare di salvare mia moglie sono stati questi medici che poi si sono offerti ad intervenire anche al convegno. Loro relazioneranno nella nostra regione Marche che è all’avanguardia ma che, però, non mi ha permesso di andare al di fuori della medicina tradizionale. Proprio da questa delusione è venuta l’idea del convegno.

Lo stesso dott. Andolina mi ha chiesto di sensibilizzare anche nel nostro territorio l’opinione pubblica creando questo convegno e mi ha, poi, portato a visitare una bambina in Sicilia che è viene curata con le cellule staminali. Vi posso assicurare che mentre nelle Marche abbiamo l’istituto Santo Stefano che ha soltanto 20 posti ed è comunque una struttura privata, in Sicilia non c’è proprio nulla. Al convegno-dibattito ho voluto portare anche chi è contro la cura delle staminali e dice che non funziona e poi per fare una riflessione a 360°. In Italia le cellule staminali mesenchimali non hanno un protocollo scientifico cosa che si possono permettere solo le case farmaceutiche le quali non hanno nessuna intenzione di mettere in piedi questa cosa”.

Daniele Mariani (assessore alle politiche sociali Comune Grottammare): “Sono qui per testimoniare che nella vicenda che ha avuto protagonista Bruno Talamonti abbiamo trovato molte resistenze che ci hanno fatto testare con mano le difficoltà della nostra società ad accettare questi nuovi trattamenti. Gli studi hanno dimostrato che le percentuali più alte di benefici di queste cellule si hanno nei soggetti più giovani. Con Bruno abbiamo cercato far aprire un nuovo protocollo a livello regionale. Purtroppo questo non è potuto avvenire. C’è stata anche tanta lentezza e burocrazia”.

Luigi Merli (sindaco Comune Grottammare): ”Personalmente sono venuto a conoscenza delle cellule staminali 6-7 anni fa nell’ambito di un convegno realizzato a Grottammare sulla spina bifida e al quale erano presenti molti portatori di handicap che annunciarono in diretta che si sarebbero trasferiti in Belgio dove la sperimentazione era consentita mentre in Italia no. Io che rappresento le istituzioni mi chiedo perché in Italia molto spesso arriviamo quasi ultimi sulle legislazioni riguardo le sperimentazioni mentre i nostri ricercatori devono andare all’estero. Il proliferare di comitati bioetici che si vanno a cimentare su pareri singoli fa riflettere e siamo arrivati veramente al paradosso.

Questa mia riflessione va al di là del fatto che queste sperimentazioni possano dare risultati positivi o meno. Quello che mi mette a disagio è la “non scelta” di fronte a persone che si trovano appese ad un filo e debbono dipendere dalla “sensibilità” di questo o di quel comitato bioetico o di questo o di quell'amministratore. Questa arretratezza mi fa molto pensare e costringe la Nazione ad essere sempre indietro. Negli ultimi anni per fortuna anche la Chiesa si sta aprendo al tema delle staminali. Il paradosso, poi, è il fatto che il premio Nobel è stato dato a persone che studiano le staminali”.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-11-2012 alle 17:55 sul giornale del 05 novembre 2012 - 3869 letture

In questo articolo si parla di attualità, grottammare, cellule staminali

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