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comunicato stampa
Anziani, Uil: 'La Regione mantenga gli impegni sulle politiche a favore della non autosufficienza'

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da Uil

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Francesco Fabiani Segretario della UIL Pensionati di Ascoli Piceno comunica che le segreterie regionali dei pensionati di CGIL CISL UIL hanno esaminato lo stato del welfare regionale alla luce della riduzione dei trasferimenti operati dal Governo, dallo svuotamento dei Fondi Nazionali a sostegno delle politiche sociali (da 2,5 miliardi nel 2008 a 350 milioni nel 2011) e la cancellazione del Fondo per la non autosufficienza.

Fabiani evidenzia come ci siano forti criticità del sistema socio-sanitario, che stanno generando sempre più disservizi e disagi per i cittadini, in particolare per gli anziani e i non autosufficienti. Le Marche è la regione d’Italia dove si vive più a lungo: gli ultra 65enni sono il 32,2% della popolazione marchigiana, di questi il 22 % sono ultra 80enni. Il nostro l’indice di vecchiaia è al 242,30%, questo vuol dire che ci sono più di 2 anziani per ogni giovane tra 0 e 14 anni. L’invecchiamento della popolazione produce un progressivo aumento delle situazioni di cronicità diffusa (malattie che si curano ma da cui non si guarisce), che richiedono una diversa risposta dal modello adottato per le acuzie ed una presa in carico continuativa e di qualità attraverso una rete adeguata di servizi assistenziali socio-sanitari. I pensionati SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL, anche rispetto alla discussione e approvazione del nuovo piano socio-sanitario regionale, vogliono ricordare che la vertenza anziani, aperta da anni, portò nel 2004 ad un primo protocollo con la Regione Marche ed al quale ne seguirono altri.

L’ultimo importante accordo ha definito l’innalzamento dei minuti di assistenza e di riallineamento delle tariffe delle residenze protette alla normativa vigente 2010-2013. Nonostante queste intese il sindacato evidenzia come il sistema dei servizi presenti inspiegabili ed immotivati ritardi non riuscendo a decollare e a fornire interventi strutturati, integrati ed omogenei in tutto il territorio regionale. I sindacati dei pensionati hanno sollecitato pertanto la Regione al rispetto degli impegni assunti con risposte concrete a partire dal potenziamento della rete dei servizi territoriali nella logica di una reale presa in carico e di un’efficace continuità assistenziale. Auspicano, altresì, l’integrazione tra sistema sociale e sanitario, rafforzando il Dipartimento per la salute e le politiche sociali, recentemente istituito con la modifica della L.R.13/03, maggiori funzioni integrate tra Ambito sociale territoriale e Distretto sanitario. Reputano imprescindibile il recepimento della legge quadro di riforma del sistema integrato dei servizi sociali (L.328/00) con una nuova legge regionale che aggiorni la vecchia noma n.43/88 sui servizi sociali. Si ribadisce l’urgenza di attuazione dell’accordo per l’allineamento alla normativa vigente delle tariffe delle residenze protette convenzionate che prevede un incremento graduale della quota dell’assistenza sanitaria a carico del S.S.N. regionale ed il relativo abbassamento delle rette a carico degli ospiti, fino ad arrivare nel 2013 agli standard assistenziali previsti dalla normativa regionale; oltre a mantenere l’attenzione su tutti quei non autosufficienti esclusi da questo primo provvedimento, perché ospiti in posti letto non convenzionati e che pertanto non hanno garantito, anche per un problema di risorse, il diritto di essere assistiti a carico del SSR. Fabiani sottolinea infine come persistano i disagi per i cittadini, soprattutto anziani, nell’utilizzo del Centro Unico di Prenotazione.

L’istituzione del CUP indubbiamente può facilitare l’accesso alle prestazioni con l’integrazione e l’utilizzo di tutti i terminali (farmacie e medici di medicina generale), ma il perdurare di situazioni di criticità creano difficoltà per gli anziani con patologie invalidanti. Situazioni che rischiano di incentivare il ricorso alle prestazioni in regime privato, caricando così i cittadini oltre che dei disagi anche degli ulteriori costi. Per tutte queste ragioni le Segreterie Regionali dei Pensionati insieme a Cgil Cisl e Uil e alle Categorie del Pubblico Impiego, daranno avvio, dal 13 gennaio p.v. con la convocazione degli Esecutivi Unitari, ad una serie di iniziative per denunciare le inefficienze e richiamare l’attenzione della Regione alle proprie responsabilità e agli impegni assunti.



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